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Archivio per la categoria ‘Mondo digitale’

Tips irssi

26 Aprile 2010 1 commento

Post in continuo aggiornamento


Provo a mettere qui i comandi utili di irssi. Potrebbero servire a qualcuno. Sicuramente serviranno a me per evitare di dover ricercare cose già cercate ma poi dimenticate.

irssi + otr
Qui la guida su come installare ed usare otr con irssi

Screen + irssi + script
Per far partire gli script su una sessione di irssi all’interno di screen:
Apro irssi in screen: screen irssi
Faccio partire uno script che ho messo in /.irssi/scripts (es. nicklist.pl): /script load nicklist.pl
E poi digito semplicemente: /nicklist SCREEN

Connettersi a più canali su diversi server
Io ad esempio mi connetto spesso su irc.indymedia.org (con ssl la porta è la 6697) e su ai.irc.mufhd0.net (con ssl porta 9999). Li ho quindi salvati tra i mie server.
Ora ad esempio per connettermi su #indymedia sul server di ai mi basta dare un:
/JOIN -autistici #indymedia
Se volessi invece connettermi su #switzerland in indy:
/JOIN -indymedia #switzerland
(ps: autistici e indymedia sono i due network che mi son creato nel mio file di configurazione di irssi)

Cambiare l’ora
Se la timezone del server al quale vi connettete è diversa da quella dove vi trovate, è uno scazzo vedere i vari messaggi con gli orari sballati.
Per ovviare a questo problema basta dare:

/load perl

/script exec $ENV{‘TZ’}='(nameofyourtimezone)’;


Esempio:

/load perl

/script exec $ENV{‘TZ’}=’GMT-2′;

Categorie:Mondo digitale Tag:

Libri e informatica al cs()a il Molino di Lugano

13 Settembre 2009 2 commenti

Come già segnalato da om, dal prossimo week end, presso il cs()a il molino di Lugano inizierà la rassegna libri "caratteri resistenti"
Qui il flyer con il programma delle serate:

A partire da mercoledì 30 settembre riprenderanno pure le serate del Laboratorio di informatica popolare. Sul blog potete già trovare il programma con le date delle varie serate.
Nei prossimi giorni saranno disponibili pure il manifesto e i pieghevoli 2009 da spacciare in giro.

Lip 2.0 il ritorno

16 Luglio 2009 Commenti chiusi

I giorni di infortunio stanno dando i loro frutti:)
Il LIP si è evoluto in LIP 2.0 (che va tanto di moda:)) ed ha cambiato veste grafica!
In autunno presso il csoa il Molino di Lugano ci saranno interessantissime serate di socializzazione dei saperi in ambito tecnologico.
Nelle prossime settimane sarà disponibile il calendario degli incontri.
Se sei interessato a proporre una serata scrivi a: switzerland-it[at]indymedia[dot]org

Lip 2.0 il ritorno
Stiamo lavorando alla nuova release del LIP – Laboratorio informatica popolare.
Sarà la versione 2.0 e si terrà al CSOA il Molino di
Lugano (e forse in altri luoghi che dobbiamo ancora determinare) nel
corso dell’autunno-inverno 09/10. Nell’apportare modifiche stiamo tenendo in debita
considerazione le indicazioni nate dal bilancio condiviso stilato
al termine della scorsa edizione. La pagina e il programma sono ancora
in costruzione, ma iniziamo a segnalare alcune novità!


Ci stiamo organizzando attraverso una piattaforma web che trova spazio su riseup: vi rimandiamo qui per ogni questione organizzativa (proposte corsi, informazioni, eccetera). In alternativa ci sono sempre i nostri contatti e la chat.


Nella colonna sinistra abbiamo aggiunto lo spazio per il microblogging tramite identi.ca. Saranno automaticamente visibili tutti i post taggati con 
#lip2Vi invitiamo a contribuire!


Con la collaborazione di ScatolaNera – contenitore multimediale vorremmo inoltre registrare alcuni interventi e metterli online nell’apposita rubrica


Per rimanere informati iscrivetevi ai nostri feed o tornate a visitare la pagina! 


Tutte le info relative allo scorso LIP sono ancora disponibili qui


Potete sin da ora linkare la pagina con uno dei nuovi bannerini!
A presto!

    

 

Il lato oscuro di Google

3 Marzo 2009 2 commenti

di Om e Leo, pubblicato su Voce Libertaria
di marzo ’09

Apro la pagina di Google, digito "voce
libertaria", clicco "cerca" ed in una frazione di secondo mi
appaiono 4’623 risultati. Sbalorditivo pensando che il giornale che ospita
questo articoletto, non ha nemmeno un sito web.

Il punto G
Google è il motore di ricerca più conosciuto ed utilizzato nel mondo e
rappresenta, per quasi tutti noi, il punto di accesso con internet. Nonostante
la continua crescita di Google esso non riesce ad indicizzare tutto quello che
è realmente presente nel web, la nostra ricerca è quindi circoscritta solo ad
un numero limitato di fonti. Le informazioni presenti nella rete, per arrivare
fino a noi, vengono trovate (e quindi selezionate attraverso dei filtri) dal
complicato e segreto algoritmo chiamato PageRank che organizza la ricerca in
Google. Si stima che il 70% di tutte le ricerche su internet passino da li. Per
rendere più chiaro l’agire di questo algoritmo possiamo immaginarcelo come
fosse il bibliotecario che, ad una mia richiesta, attinge da un’amplissima
biblioteca i testi che ritiene più opportuni e me li presenta nell’ordine che
ritiene migliore. È per questo che se provo a cercare sulla pagina cinese di
Google "Tien A Men" i risultati che mi appariranno saranno
diametralmente diversi da quelli che troverei se facessi la stessa richiesta
(in gergo una query) ad altre pagine di Google nel mondo. In pratica il
"bibliotecario" cinese è stato istruito per non consegnarmi le
informazioni che il governo ritiene "scomode".

Dietro la sobrietà dell’interfaccia
L’accesso diretto, senza mediazione, alla mole d’informazione presente sul web
è assolutamente impossibile, anche solo in via ipotetica: sarebbe come
sostenere di poter sfogliare il Web "a mano". Per questo esistono i
motori di ricerca, per filtrare la complessità della rete e fungere tra noi e
l’informazione, risolvendo delle ricerche.
Tuttavia, anche se i database di Google sono enormi, non potranno mai essere
completi e totali, indipendentemente da quanto tempo, denaro e tecnologie si
investano. È assurdo pensare di poter conoscere, o più banalmente copiare e
catalogare, tutto Internet: sarebbe come pretendere di conoscere l’interezza di
un mondo vivo e in costante mutamento. Dobbiamo quindi tenere sempre ben
presente che i risultati delle nostre ricerche sono ben lungi dall’essere
"oggettivi".
Le ricerche di Google sono il risultato di una delega: uno strumento in grado
di offrirci la possibilità di trovare "qualcosa" di utile e
interessante tra le molte risorse contenute nel suo patrimonio, che viene
spacciato per la "totalità" del Web. Vengono però completamente
sottaciuti i limiti di queste luccicanti offerte: ciò che è assente dal
patrimonio, o ciò che è presente solo in parte e, soprattutto, tutto quello che
è stato "scartato".
Viene quindi evidenziato uno spinoso problema etico e politico sulla gestione
delle informazioni: quale soggetto può garantire la correttezza di un’azienda
che, per quanto "buona", ha come obiettivo primario il profitto?
Prosegui la lettura…

Categorie:Libri, Mondo digitale Tag:

Facebook a corto di soldi vende i dati degli utenti

6 Febbraio 2009 Commenti chiusi


Mancava solo l’ufficializzazione di quallo che poteva essere definito un segreto di pulcinella: Facebook vende i dati degli utenti.
A quanto pare Facebook fa fatica a guadagnare dalla pubblicità che ospita sulla sue pagine e allora ha deciso di sfruttare i dati personali dei suoi iscritti, ormai arrivati a quota 150 milioni, per creare uno dei più grandi sistemi del mondo per le ricerche di mercato. Il nuovo servizio per monetizzare le informazioni che gli utenti regalano più o meno inconsapevolmente (sic!) all’azienda si chiama Engagement Ads. A dire il vero non è una novità dato che i primi test furono avviati già ad agosto 2008.

Per gli utenti di Facebook, questa funzionalità si concretizza con la presenza di sondaggi inseriti all’interno del loro feed di notizie.
Grazie al patrimonio di dati personali gestito da Facebook, alle multinazionali del marketing verrà offerta la possibilità di effettuare sondaggi mirati per valutare l’interesse dei consumatori verso nuovi prodotti, selezionando gli intervistati in base, per esempio, allo stato civile o ai loro gusti sessuali. La notizia è stata data al World Economic forum che si è svolto a fine gennaio a Davos ed è stata data per prima dal Telegraph. Qui trovate l’articolo originale, mentre a questi indirizzi gli articoli di Tiziano Fogliata e Paolo Attivissimo sul tema.


Sto seguendo in modo silente l‘interessante discussione sulla lista di hackmeeting a proposito di privacy, Facebook e altri siti di social network.
In rete le informazioni che si trovano sono moltissime. Alcune interessanti, altre invece delle emerite scempiaggini, come la trasmissione su una radio locale che mi è capitato di sentire per caso e dove un giornalista spiegava che Facebook è sicuro e protegge i tuoi dati, basta impostare bene le preferenze della privacy. Forse questo giornalista non ha sentito delle gabole che alcuni utenti hanno avuto per riuscire ad eliminare (eliminare? e chi ci crede…) il proprio account e tutte le informazioni. Forse non sa che se io una sera mi sbronzo e qualcuno presente mi fotografa e mette la foto tra i suoi album di Facebook taggandomi i suoi amici, gli amici dei suoi amici… potranno burlarsi di me e sapere pure il mio nome e cognome, il tutto senza che io abbia dato il minimo consenso (e questa sarebbe privacy?). E per terminare, sicuramente non sa che anche senza nome e cognome le informazioni sono ugualmente importanti perché se vogliono tanto chi sei con le tracce che lasciamo in rete lo vengono a sapere in 5 minuti e, ancora più importnate, perché anche senza i dati anagrafici, avere a disposizione i dati da analizzare come le persone (anche se queste hanno come nick Paolino Paperino) ad esempio reagiscono in determinate situazioni, significa avere il potere di sapere cosa succede in tempo reale nel mondo, e capire cosa lo fa cambiare… Questo perché ciò che interessa non è il singolo, ma l’individuo inserito nella comunità e in questo contesto i dati anagrafici non hanno quasi importanza.
Ci sono moltissimi altri aspetti legati ai social network che trovo sia interessante approfondire o averne almeno consapevolezza (ad esempio la distinzione tra relazioni deboli e relazioni forti e come Facebook le può influenzare). Proprio per questo ho pensato di iniziare a raccogliere un po’ di links sul tema dal mio punto di vista interessanti.

Inizio qui con un paio di articoli:


Facebook e privacy:

Criticism of Facebook, da wikipedia
Facebook Beacon, da wikipedia
Facebook Apologizes For Beacon Blunders, di Kenneth Corbin
Perche’ non mi piacciono le condizioni di uso di Facebook, di Carlo Gubitosa
Do you have Facebook? No! di Pinna


Facebook e relazioni interpesonali

Quit Facebook, di Arturo di Corinto
Eccessi e obbrobri del social networking online, di bernyblog
Il libro delle facce, di anrcosurrealisti.noblogs.org


Chi sta dietro a Facebook?

With friends like these…, di Tom Hodgkinson
Qui la traduzione italiana (un po’ approssimativa) del testo di Hodgkinson

Categorie:Mondo digitale Tag:

Pidgin con Tor

21 Novembre 2008 2 commenti

Tor oltre ad essere utilizzato per la navigazione di pagine web può essere settato pure per il client di instant messaging Pidgin.
Ecco una brevissima guida di come l’ho configurato sulla mia Debian Lenny.

Come prima cosa dovete installare Tor:
#sudo apt-get install tor

Ora non resta che configurare Pidgin per l’uso di tor:
Andate in: Account/modifica accounti/avanzate
e inserite le seguenti informazioni:
Tipo si proxy: SOCKS 5
Host:
127.0.0.1
Porta: 9050

-


Per verificare il funzionamento di Tor provate a dare un /whois nick e vedete cosa vi da come nome utente:

-

(NB: La connessione iniziale al server sarà un’attimo più lenta rispetto a prima, ma poi le comunicazioni sincrone non ne risentiranno:) )

 

Categorie:Mondo digitale Tag:

[LIP] Laboratorio di Informatica Popolare, ci siamo!

29 Settembre 2008 Commenti chiusi

Come preannunciato da om, è ormai tutto pronto per l’inizio dei corsi del Laboratorio di Informatica Popolare che si terranno presso il csoa il Molino di Lugano (per i corsi in italiano) e la scuola autogestita Denk:mal (per i corsi in tedesco).
Qui di seguito la feature che abbiamo preparato per la presentazione dei corsi su switzerland.indymedia.org
.


Per iscrizioni, informazioni e/o altro il cont@tto è: switzerland-it[at]indymedia[dot]org

 
Socializzare saperi senza fondare poteri


Partendo dalla ferma convinzione che la conoscenza non deve essere
privilegio di pochi, ma rappresenti un patrimonio dell’intera
collettività, il collettivo editoriale di Indymedia svizzera ha deciso di promuovere dei momenti di condivisione e socializzazione dei saperi in ambito informatico. Un Laboratorio di informatica popolare
[LIP] il cui approccio, in opposizione alla deriva repressiva e
commerciale delle nuove tecnologie, consiste nella promozione e nella
diffusione delle conoscenze attraverso un utilizzo critico e
consapevole degli strumenti informatici che sono diventati artefatti
pervasivi nella vita quotidiana di ogni individuo.
Questi incontri, che si terranno fra ottobre e dicembre presso il csoa il Molino di Lugano e presso il Denk:mal
di Berna, spaziano da workshop pratici a presentazioni di progetti e di
libri, fino a lezioni di carattere teorico-divulgativo.
I corsi
sono gratuiti ed aperti a tutte le persone che condividono questo modo
di approcciarsi alla tecnologia e al concetto di "libera diffusione dei
saperi".

Primo appuntamento venerdì 10 ottobre: Kaos tour con gli/le attivist* del collettivo Autistici/Inventati

::Approfondimenti::
– Il blog del LIP
– Il LIP in poche parole
– Il programma e l’elenco dei corsi a Lugano [guarda i flyer]
Appunti sparsi
– Per iscrizione corsi, cont@tti e altre informazioni guarda qui

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[noblogs] Template Silver, piccola miglioria

16 Agosto 2008 2 commenti


Trovo molto bello il template che sto utilizzando ora su questo blog. Si chiama Silver ed è presente negli stili offerti di default dalla piattaforma noblogs.
In modo particolare apprezzo la sobrietà e chiarezza che dà alle pagine.  C’è però una piccola sbavatura che mi infastidiva terribilmente in questo templete e riguarda il pannello dei links. Come si può notare dall’immagine qui sotto il bordo sinistro del pannello è smangiato.
Mi seccava parecchio questo "bug" ed oggi avendo un’attimino di tempo ho guardato dietro al codice.
Ho risolto questo errorino modificando semplicemente un parametro nei fogli di stile.
Aprite il file style.css e cercate questa riga:

#menu ul ul { background-color: #E0E0E0; border-top: 1px solid #B0B0B0;
font-size: 14px; line-height: 100%; margin-left: -5px; padding: 6px 0;
-moz-border-radius-bottomleft: 10px; -moz-border-radius- bottomright:
10px;}

L’"errore" è dato dal margin-left: -5px. Provate a cambiarlo con un margin-left: -2.5px.
Non so se è il sistema migliore e più corretto per risolvere questa sbavatura… a me comunque ha funzionato:)

Categorie:Mondo digitale Tag:

Laboratorio di informatica popolare

27 Luglio 2008 Commenti chiusi
 
Socializza il tuo sapere… vieni, partecipa, proponi:)
 
Con
la diffusione sempre maggiore delle tecnologie dell’informazione e
della comunicazione molti aspetti delle nostre vite sono stati
sconvolti. Accanto a questi cambiamenti che influenzano sempre più la
società che ci circonda è sempre più pressante il bisogno di una
visione critica nei confronti della tecnologia che purtroppo viene
legata a doppio filo al controllo sociale ed una malsana e
schizofrenica paura del proprio simile.


Il
nostro approccio, in opposizione alla deriva commerciale e repressiva
delle nuove tecnologie, consiste invece nella promozione e nella
diffusione delle conoscenze attraverso un utilizzo critico e
consapevole di questi strumenti informatici.


Il Laboratorio di Informatica Popolare (LIP), il cui acronimo è pure il nome di una fabbrica di orologi francesi che diede vita ad uno storico sciopero che
negli anni ’70 incarnò la speranza e i sogni di un’intera generazione,
nasce proprio dal bisogno di socializzare le nostre conoscenze in
ambito informatico. Nasce dal bisogno di conoscenza al di fuori della
logica del profitto, stimolando invece l’utilizzo di software libero ed
Open Source e nuove forme di azione e interazione. Nasce dal bisogno di
conoscere e saper utilizzare gli strumenti atti a difendere la nostra
privacy permettendoci di esprimere le nostre idee nella forma e nei
contenuti a noi più consoni.More...

Per
promuovere e diffondere usi alternativi coscienti delle nuove (ma anche
vecchie) tecnologie, il LIP ha deciso di proporre una serie di incontri
di socializzazione dei saperi su temi legati in maniera diversa
all’informatica e alla privacy in rete. 


Questi incontri, che si terranno fra settembre e dicembre presso il CSOA il Molino, spaziano da workshop pratici a presentazioni di progetti fino a lezioni di carattere teorico-divulgativo. 

I
corsi sono gratuiti ed aperti a tutte le persone che condividono questo
nostro modo di approcciarci alla tecnologia e al concetto di "libera
diffusione dei saperi".
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Appunti su hackit_07

3 Ottobre 2007 1 commento

Appunti su hackit_07

Come avevo anticipato in questo post, lo scorso week end mi sono recato a Pisa per partecipare all’hackmeeting.

È stata la mia prima esperienza ad un incontro di questo genere e ne sono rimasto entusiasta! Bel posto, bella gente, seminari e chiacchiere molto interessanti!

Quello che mi ha spinto a recarmi a Pisa è stata in primo luogo la curio

sità. Una curiosità che è nata nell’uso quotidiano, sia a scopo ludico che lavorativo, delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione e che mi ha portato ad un susseguirsi di domande e dubbi su questi artefatti tecnologici e sul loro uso.

Gestire se stessi e la propria vita ed avere gli strumenti per farlo non credo che debba essere una prerogativa di una categoria di persone specifica, ma riguarda tutti ed è un’attitudine più che mai necessaria. Infatti "leggi sulla privacy informatica e interventi di censura più o meno repressivi sono sempre più presenti nell’attualità politica, tutto il mondo parla di proteggersi e sicurezza ma nessuno si interroga su che cosa davvero ci possa fare male. Queste sono questioni che riguardano tutti, ma che la maggior parte di noi vive con indifferenza, senza capire davvero cosa succede, senza farsi troppe domande, accettando che la tecnologia cresca, migliori, si sostituisca, ci aiuti sempre più, si faccia compare secondo un percorso lineare in cui tutto è scontato e determinato".

In un contesto sociale come quello appena descritto dove i soggetti agiscono sempre più come passivi consumatori di tecnologia, benvengano incontri come questo dove si riuniscono persone che invece nei confronti della tecnologia si pongono dubbi e domande. È stato veramente stupendo essere a Pisa assieme ad altre centinaia di persone con le quali il minimo comun denominatore era l’attitudine curiosa e critica mossa dalla voglia di mettere le mani in pasta. Se come ha scritto Castells, "la cosa meravigliosa della tecnologia è che la gente finisce per impiegarla per qualcosa di diverso da ciò che era previsto in origine", questo è dovuto soprattutto a tutte quelle persone che agiscono grazie ad una "passione curiosa".
Ed è pure importante che dietro a quest’attitudine ci sia una motivazione politica perché come dice bene blicero "la differenza tra l’essere raggiunti dal e il conquistare il contesto in cui ci si muove sta tutto nella dimensione delle sfumature e della prospettiva". E queste sono giocoforza politiche…

Per me, la tecnologia è un mezzo, non un fine. Un mezzo potentissimo il cui emblema è rappresentato dal cyberspazio, un ambiente virtuale che mette in comunicazione i computer di tutto il mondo in un unico network che permette agli utenti di interagire tra loro. Uno spazio virtuale nato libero che però, come spiegato da Andy Müller-Maghun, nel suo intervento ad hackit è messo in pericolo perchè "assistiamo ad un uso indiscriminato delle tecnologie di controllo e di profilazione, da parte dei governi e delle coporations che non possono che prefigurare cupi scenari, di tecnocontrollo e precrimine".

La necessità e l’importanza di questo appuntamento sono pure testimoniati dalle trame e dalle relazioni incredibili sorte negli anni precedenti e che hanno dato vita a progetti di importanza fondamentale per il movimento quali ecn, autistici/inventati ed indymedia. In attesa del prossimo hackit speriamo che altre campagne ed infrastrutture alternative possano nascere e svilupparsi.

 

Alla prossima 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
Le immagini si riferiscono al Lanspace ed al cortile di Rebeldia e sono state prese da qui e qui

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