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Archivio per la categoria ‘Generale’

Ritorno

21 Luglio 2014 Commenti chiusi
Dopo più di due anni ritorno a scrivere sul mio blog personale.
Tante cose sono successe dal mio ultimo post. Ho approfondito interessi che già avevo, e ne sono sorti dei nuovi. In special modo, ho dedicato diverso tempo a correre.
Correre nei boschi, su sentieri più o meno segnalati nel modo più minimalista possibile (tanto di ruscelli per abbeverarsi le montagne ne sono piene).
Un’attività, quella di correre, in contrasto con l’interesse verso le ICT ed in modo particolare il free software.
Ognuno vive con le sue contraddizioni;). In questo caso però trovo che siano attività ed interessi complementari. Correre nella natura compensa, mi ricorda che siamo fatti di carne. Il corpo e la mente, due dimensioni che voglio esplorare, andando in modo particolare a capire quali sono i limiti che la mia testa mi pone e come posso superarli.
Ho deciso di tornare a scrivere su questo blog per me stesso, come esperimento, per tenere traccia dei miei interessi, delle mie scoperte e dei miei miglioramenti.
Diventa quindi un blog per me stesso, non per gli “altri”.
Tanto poi i blog non li caga più nessuno. Siamo nell’era di Facebook, Twitter, Instagram Hanghouts e Google+, giusto?
Ecco, sono tutti strumenti che non uso, od uso con molta cautela ed in situazioni particolari.
In rete sto cercando di limitare la mia presenza solo a quegli spazi virtuali che trovo valga la pena esserci.

Per me l’unica gente possibile sono i pazzi.

15 Novembre 2011 Commenti chiusi

 “Perché per me l’unica gente possibile sono i pazzi, quelli che sono pazzi di vita, pazzi per parlare, pazzi per essere salvati, vogliosi di ogni cosa allo stesso tempo, quelli che mai sbadigliano o dicono un luogo comune, ma bruciano, bruciano, bruciano, come favolosi fuochi artificiali color giallo che esplodono come ragni attraverso le stelle e nel mezzo si vede la luce azzurra dello scoppio centrale e tutti fanno Oooohhh!”
Jack Kerouac

Ciao Vittorio!

16 Aprile 2011 Commenti chiusi

“Mi ostino a vivere perché anche da morto io continui a essere la causa di un disordine qualsiasi”
Sono rimasto senza parole ieri mattina quando in rete è rimbalzata la notizia della morte di Vittorio Arrigoni.
La sera prima, con sgomento e stupore, ero venuto a conoscenza del suo rapimento e, purtroppo, quello che tutti scongiuravano e ritenevano totalmente privo di senso si è avverato nel giro di poche ore.
Leggevo regolarmente il suo blog nel quale testimoniava gli orrori perpetrati da Israele contro il popolo palestinese.
Nei suoi racconti, nelle sue preziose testimonianze, non nascondeva mai gli effetti traumatici e terrorizzanti del vivere assediato in una terra percorsa e percossa dalla guerra. Raccontava con grande semplicità le paure e le tensioni dell’essere bersaglio mobile dei cecchini israeliani o vittima statistica di una bomba piovuta dal cielo.
Un compagno che faceva della solidarietà la sua arma diretta. Una solidarietà messa in atto attraverso la pratica della resistenza non violenta nella quale si riconosceva. Una solidarietà umana, e “restiamo umani” erano infatti le parole che ripeteva quasi come un mantra al termine di ogni sua corrispondenza.

Le nostre strade si sono incrociate nel 2007 quando, con la Carovana di Sport sotto l’assedio, siamo riusciti a varcare il check point di Eretz rompendo l’assedio ed entrando nella Striscia di Gaza. I fotogrammi di quei giorni, degli sguardi delle centinaia di bambini incontrati per strada, dei mutilati dell’ospedale di Alawda e delle macerie del campo di Jabalia sono indelebili nella mia mente. Immagini che, sono sicuro, erano l’energia e la motivazione che dava la forza a Vittorio e agli altri internazionali di lottare con determinazione a fianco del popolo palestinese. E il suo popolo, quello palestinese, ieri gli ha reso omaggio a Gaza City con un corteo al quale hanno partecipato oltre duemila persone.

Con la sua morte si apre una voragine di silenzio su Gaza e la Palestina. Per mantenere vivo il suo ricordo e la causa palestinese spetta a noi continuare a gridare che non c’è nulla di “naturale” in un milione di persone confinate nella piu grande prigione a cielo aperto del mondo, non c’è nulla di naturale in “piombo fuso“, nel massacro della freedom flotilla, nel costante stillicidio di morti feriti e mutilati che Israele produce, bombardando civili con uno degli eserciti più tecnologicamente avanzati del mondo!

Restiamo umani.
Cercheremo di farlo… ciao Vittorio!

Gli articoli di Manolo Luppichini , Germano Monti e Giuliana Sgrena sulla morte di Vittorio Arrigoni apparrsi oggi [16 aprile 2011] su il manifesto.

Gaza: Restiamo Umani (intervista a Vittorio Arrigoni) – parte 1

Gaza: Restiamo Umani (intervista a Vittorio Arrigoni) – parte 2

Vittorio Arrigoni risponde a Roberto Saviano

Elezioni – senza ritegno

30 Marzo 2011 Commenti chiusi

La regione nella quale abito è in piena campagna elettorale. Tra santini, dibattiti e quiz televisi dai contenuti uguale a zero e lettere ai giornali da parte di pseudo candidati che sembrano i componimenti che facevo alle scuole elementari, la convinzione di non andare a votare è sempre più forte.
L’apice però l’ho raggiunto oggi, quando un direttore di una scuola cantonale si è permesso di inviare una scheda di presentazione della sua
candidatura al Gran Consiglio agli indirizzi e-mail tutti i docenti e collaboratori delle scuole cantonali utilizzando la rubrica dei docenti del cantone(3745 contatti!).
Probabilmente con la mia risposta alla sua richiesta di voti da parte di quelli che lui definisce “colleghi” mi sono giocato il posto in quella scuola. Mi sarebbe bastato cestinare il messaggio, ma oggi il vaso era colmo.

Egregio Signor xxx,
in riferimento alla sua e-mail di candidatura in Gran Consiglio per le elezioni del 10 aprile prossimo, mi permetto di dissentire dalle modalità con le quali ha deciso di esprimere e diffondere le sue motivazioni.
L’account di posta elettronica e la relativa rubrica fornita a tutti i docenti delle scuole cantonali è uno strumento di lavoro e di comunicazione disciplinato da un regolamento che ne consente l’utilizzo a scopi privati solo a determinate condizioni. Tra queste, quella che il messaggio non abbia finalità di propaganda (vedi regolamento allegato, punto 2 del capitolo uso e sicurezza).
Il suo è un chiaro messaggio di propaganda elettorale e, come tale, viola le condizioni d’uso di questo strumento. ‏Personalmente non avrei nemmeno ritenuto
necessario ribadire per iscritto simili regole di rispetto reciproco che per un docente dovrebbero essere ovvie, ma, a quanto pare, ha avuto ragione il Dipartimento nel non ritenerle scontate.
“Nel rispetto e con rispetto” recita lo slogan che accompagna la sua immagine sul volantino. La inviteri quindi ad essere coerente e a proseguire
la sua campagna “nel rispetto” delle regole e, soprattutto, “con rispetto” dei suoi interlocutori.

Categorie:General, Generale, Note a margine, trash Tag:

Appunti comandi Pacman

13 Marzo 2011 Commenti chiusi

Inserisco qui i comandi che più utilizzo con Pacman (PACkage MANager), il gestore di pacchetti di Archlinux.
Per una lista più completa c’è naturalmente il sempre ottimo wiki della comunità di Archlinux oppure il tradizionale man pacman:)

::AGGIORNAMENTO DEL SISTEMA::
pacman -Sy
sincronizza il database locale dei pacchetti con i repository

pacman -Su
aggiorna il sistema

pacman -Syu
sincronizza il database locale e aggiorna il sistema

::RICERCA E INFORMAZIONI SUI PACCHETTI::
pacman -Ss nomepacchetto
cerca un pacchetto nei repository

pacman -Si nomepacchetto
restituisce informazioni inerenti il pacchetto presente nei repository

pacman -Qs nomepacchetto
cerca un pacchetto tra quelli installati

pacman -Qi nomepacchetto
restituisce informazioni inerenti il pacchetto installato

::INSTALLAZIONE E RIMOZIONE DEI PACCHETTI::
pacman -S nomenomepacchetto
installa uno o più pacchetti

pacman -Sy nomenomepacchetto
sincronizza il database locale e installa uno o più pacchetti

pacman -S extra/nomenomepacchetto
installa un pacchetto dal repository extra (naturalmente funziona pure con testing e community)

pacman -Sw nomepacchetto
scarica il pacchetto ma non lo installa

pacman -U /percorso/nomenomepacchetto.pkg.tar.gz
installa un pacchetto locale (non da repository). /percorso/nomenomepacchetto.pkg.tar.gz va sostituito con il path dell’archivio

pacman -R nomepacchetto
rimuove un pacchetto

pacman -Rs nomepacchetto
rimuove un pacchetto e le sue dipendenze, se non necessarie ad altri pacchetti

pacman -Rns nomepacchetto
Rimuove il pacchetto, le sue dipendenze e pure i file di configurazione dei pacchetti

pacman -Scc
svuota la cache dei pacchetti presente in /var/cache/pacman/pkg