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Carovana di Sport sotto l’assedio – report Gerusalemme –

21 Aprile 2007 Commenti chiusi
Dopo Gaza e Gerico, la Carovava per la sua ultima tappa, fa capolino a Gerusalemme.
Appena arrivati nella città simbolo delle tre principali religioni monoteiste, nonchè vero e proprio nodo nevralgico del contenzioso arabo islamico, ci rechiamo al centro La torre del Fenicottero.
Questo centro giovanile ubicato appena entro le mura, nel quartiere arabo della città vecchia, è gestito  da una società promossa e governata da palestinesi attraverso un comitato di gestione composto dagli stessi abitanti.
Il centro è l’unica presenza sociale, all’interno della città vecchia, dedicata alle fasce più deboli della popolazione che attraverso degli spazi aperti e dei servizi educativi e di aggregazione cerca di promuovere lo sport e la socializzazione tra i bambini palestinesi.

Durante l’incontro con il responsabile del centro ci viene comunicato che l’infrastruttura è a forte rischio di sgombero, a causa dell’ordine di esproprio emesso dalla Municipalità (israeliana) di Gerusalemme al fine di costruire nuove abitazioni per i coloni israeliani. L’ordine prevede la demolizione di 6 abitazioni private, adiacenti al Centro, la confisca di una parte del terreno dove si trovano un campo giochi attrezzato per i bambini ed una tenso-struttura, adibita a palestra e spazio polivalente, frequentato soprattutto da donne e ragazze del quartiere.

 

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Carovana di Sport sotto l’assedio – report Gerico –

18 Aprile 2007 3 commenti
La tristezza è un po’ negli occhi di tutti/e quando giunti nuovamente al check point di Eretz ci tocca salutare i compagni e le compagne palestinesi. Prima di addentrarci nel tunnel gli dedichiamo un ultimo coro. È questo il nostro modo per ringraziarli per i 5 intensi e stupendi giorni che ci hanno fatto vivere.
Dopo circa 4 ore di attesa e minuziosi controlli riusciamo ad arrivare dall’altra parte del muro dove ad attenderci c’è un bus che ci porterà a Gerico.
Durante i controlli al check point, i nostri zaini una volta posti su un tapis roulant scomparivano per  poi riapparire decine di minuti più tardi, in molti casi aperti e con evidenti segni di perquisizioni, senza nemmeno un po’ di discrezione… tanto ora si sa… ad Eretz privacy e diritti non sono di casa… Ma quello che personalmente mi ha colpito di più è stato il fatto di essere sistematicamente sottoposto ad un marchingenio degno dei migliori film di fantascienza.
Credevo che esistessero veramente solo nei film i tubolari verticali nei quali si entra e una voce metallica ti da le istruzioni che sono quelle di metterti a gambe divaricate, con le braccia belle tese, così da formare una x con il corpo e rimanere immobile fin quando il tubolare non ha terminato il suo secondo giro.
Mi sono dovuto ricredere, questi marchingeni esistono pure ad Eretz e purtroppo, quasi sicuramente, pure in altri schifosi posti come questo.

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Carovana di Sport sotto l’assedio – report Gaza –

17 Aprile 2007 4 commenti
Sport per la pace, sport per il dialogo, sport per la socializzazione e conoscenza fra popoli… sport per rompere l’assedio che purtroppo continua a caratterizzare quel fazzoletto di terra chiamato Palestina.

Per chi scrive la partecipazione alla carovana di Sport sotto l’assedio è stata la prima opportunità di recarsi in Palestina e poter vedere con i propri occhi gli effetti dell’assedio israeliano e delle conseguenze di certe scelte politiche nei confronti della popolazione civile palestinese. Ed è proprio di quest’ultima che vorrei parlare, dei volti dei bambini, dei loro racconti, delle loro drammatiche storie, del profumo di ingiustizia che aleggiava nell’aria in questa zona dimenticata e messa sotto attacco e punizione per le scelte e la resistenza che il popolo palestinese continua a dimostrare.
Perché le conseguenze del cinismo politico sono un popolo che nella Striscia di Gaza vive in una prigione a cielo aperto sotto embargo internazionale. Una prigione che non da spazio alla crescita, impedisce la libera circolazione delle persone e non permette lo svolgimento delle normali attività quotidiane come ad esempio la pratica di uno sport. Un embargo contro il governo, ma che naturalmente si riflette, con conseguenze disastrose, sulla popolazione civile!

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Dedicato alla carovana di Sport sotto l’assedio 2007

16 Aprile 2007 Commenti chiusi

 

Pezzo dedicato alla carovana di Sport sotto l’assedio 2007 – Losone, Svizzera –

Clicca qui per vedere l’immagine in alta risoluzione.

Oppure qui per vedere l’immagine sempre in alta risoluzione con il comodo programma di pippin (non funziona con Internet Explorer:)) 

 

 

 

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prue

13 Aprile 2007 Commenti chiusi

un saluto da prue in veste di informatica fallita…

 

 

 

 

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Carovana di Sport sotto l’assedio 2007, partenza!

30 Marzo 2007 1 commento

 

Partirà domani la terza edizione di SPORT SOTTO L’ASSEDIO, campagna di cooperazione sportiva nata nel 2004 dalla passione per lo sport ed in particolare per il calcio, di un gruppo di giovani frequentatori di alcune curve italiane. Nel corso degli anni questo progetto si è ampliato ed è diventato patrimonio condiviso di realtà molto differenti tra loro. Così, accanto alle tifoserie organizzate, si sono ora affiancate associazioni, società sportive, collettivi politici ed enti locali.

L’obiettivo del progetto è la promozione dello sport giovanile in Palestina, attraverso il finanziamento di infrastrutture, di campi di formazione per giovani atleti, atlete ed i loro allenatori e scambi culturali con l’Europa. Sport sotto l’assedio, con la sua presenza in Palestina vuole sostenere la tenacia ed il coraggio di chi continua ad allenarsi, correre, confrontarsi e giocare sotto il peso di un assedio militare che vuole soffocare prima di tutto la fiducia nel futuro di chi da più di 40 anni vive sotto occupazione.
Lo sport concepito non solo come attività competitiva, di prevenzione e tutela della salute, ma anche come strumento educativo di incontro, di confronto e di crescita per i cittadini, con particolare attenzione per le fasce di popolazione che vivono situazioni di disagio economico e sociale.

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La mia rivoluzione informatica

28 Marzo 2007 Commenti chiusi

Desidero aprire questo blog raccontando brevemente come mi sono avvicinato al mondo digitale open source.

Questo spicchio di mondo virtuale l’ho scoperto solo di recente, infatti, fino a meno di un anno fa, il mio utilizzo del pc equivaleva a quello di una macchina da scrivere che permetteva di accedere alla webmail di scuola e cercare in internet qualche testo con il vantaggio di non dovermi recare in biblioteca.

Il massimo della mia alfabetizzazione informatica fu l’uso di un peer to peer, ma il mio utilizzo si limitava a connettermi ad un server, digitare la canzone o il video a cui ero interessato e sperare che nell’arco di un paio d’ore potessi avere il file sul mio desktop.

Naturalmente il mio OS era il classico Windows XP con installato Office e qualche altro software proprietario.

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Associazione LE SCALCIATE presenta: “La guerra a calci”

17 Gennaio 2007 1 commento
ASSOCIAZIONE LE SCALCIATE vi invita alla presentazione del libro + cd "LA GUERRA A CALCI"
 

Parole, immagini e suoni dai campi profughi palestinesi. I racconti in soggettiva di un gruppo di ragazzi e ragazze di Monza che hanno attraversato il mediterraneo per giocare a calcio coi loro coetanei di Jenin, di Betlemme, di Gaza, sulle orme della carovana di Sport Sotto l’Assedio – aprile 2006.

 

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