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[Libri] Disoccupate le strade dai sogni – La vita di Ulrike Menihof

9 Gennaio 2011

“Spegnete la luce pensava Ulrike
che la foresta più nera è vicina,
ma oggi la luna ha una faccia da strega
e il sole ha lasciato i suoi raggi in cantina”

Incubo anno zero di Claudio Lolli
(dall’album Disoccupate la strade dai sogni)

Disoccupate le strade dei sogni è un documento davvero straordinario dove l’autore ricostruisce e contestualizza la vita e le scelte di Urlike Meinhof, una delle fondatrici delle RAF (Rote Armee Fraktion) e “testa pensante” del gruppo: dall’infanzia nel Terzo Reich alla lotta del movimento studentesco del ’68, dal confronto con la grande macchia dei crimini nazisti alla carriera nella rivista Konkret, dall’impegno sociale e politico all’incontro con Andreas Baader, dalla clandestinità fino al presunto suicidio nella prigione-lager di Stoccarda nel 1976.

Un percorso davvero incredibile che il giornalista tedesco Alois Prince ripercorre senza trincerarsi dietro i paraocchi dei giudizi di merito, e con buone dosi di sensibilità e rispetto. Anche verso chi ha perso e ha pagato.
“Il solo fatto di voler capire può essere considerato un tacito consenso alle azioni dei militanti della RAF?” (p.7)
Da questo approccio ne viene fuori una biografia intensa, drammatica e a tratti commovente.
Un libro indispensabile per capire il contesto e la situazione storica all’interno della quale Urlike Meinhof e molti altri hanno maturato le loro scelte radicali.
Avere tra le mani questo libro, proprio in questo periodo dove i media meanstream italiani fanno del gran blaterare sul caso Battisti dà un sapore ancora più particolare a questa lettura. Vedendo i contenuti di questi servizi, appare sempre più necessaria la lettura di libri come questo, dove l’approfondimento e la contestualizzazione storica delle vicende raccontate rappresenta l’elemento cardine del file rouge narrativo.

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