[Letture] La strada – Non c’è storia e non c’è futuro
La strada di McCarthy è il primo libro che mi ha accompagnato in questo 2011. Un romanzo breve, con un ritmo lento, ma allo stesso tempo intenso e coinvolgente.
L’autore ci mostra la sofferenza e l’orrore di un mondo apocalittico: una catastrofe nucleare ha spazzato via la maggior parte delle persone sulla terra e pochi superstiti si aggirano spaventati nella cenere, affamati e nemici tra di loro. Tra questi, i protagonisti del romanzo; un padre e il suo bambino, uniti dall’amore reciproco, che viaggiano in direzione dell’oceano portandosi dietro un carrello della spesa con i beni di prima necessità.
La peculiarità di questo romanzo è quella di dire molto senza far sapere nulla. Non ci sono punti di riferimento, la trama si potrebbe sviluppare in un luogo qualsiasi e pure dei protagonisti non sa quasi niente, nemmeno i nomi.
Potrebbero essere chiunque, esseri umani senza passato né futuro.
Una narrazione straziante, che in modo molto crudo ci porta a riflettere sul senso dell’essere uomo, della sua genesi e di quello che resterà “alla fine”.
“Su questa strada non c’è benedetta anima viva. Sono scomparsi tutti tranne me si sono portati via il mondo.
Domanda: che differenza c’è fra ciò che non sarà mai e ciò che non è mai stato?”