[Libri] ACAB di Carlo Bonini
Ho appena terminato di leggere "ACAB" del giornalista di Repubblica Carlo Bonini (quasi una media di un libro al giorno durante queste ferie:)).
Il titolo del libro prende spunto dal famoso acronimo che a quanto pare è comparso per la prima volta come titolo di una canzone dei The 4-Skins (gruppo punk-oi! attivo tra la fine degli anni ’70 ed i prmi anni ’80. Gruppo dichiaratamente apolitico ma altrettanto esplicitamente antirazzista). Per maggiori informazioni sul significato e le origini dell’acronimo ACAB leggete questo post di alieno.
Il libro partendo dalle storie di tre agenti della celere (tra i quali Michelangelo Fournier e altri due celerini che rimangono però anonimi dietro i nick di Drago e lo Sciatto) cerca di raccontare l’astio o meglio l’odio delle due opposte fazioni: celerini vs "gli altri", dove gli altri sono manifestanti o ultras, altre volte fasci e in molte circostanze ultras e fascisti assieme.
I fatti principali narrati attorno a questo libro riguardano: l’irruzione nella scuola Diaz, l’omicidio Reggiani e la successiva caccia al romeno, il rimpatrio di alcuni immigrati rinchiusi in un cpt, l’omicidio Sandri e la successiva guerriglia a Roma e per finire con gli scontri di Pianura che hanno visto coinvolti gli ultras napoletani delle teste matte.
Difficile dare un giudizio sul libro, difficile dire se è equilibrato o meno.
Il libro mostra una ferocia ed una violenza all’interno delle forze dell’ordine che soprattutto dalle mie parti moltissime persone si rifiutano di voler vedere e constatare.
Una violenza da parte delle forze di polizia che, e questo mi sembra emergere solo in modo marginale nel libro, non è (solo) una conseguenza della violenza diffusa nella società ma è frutto di una precisa politica e di una cultura insita nel cameratismo che si diffonde nelle caserme e nei palazzi del potere in generale.
Se questa recensione vi ha incuriosito e volete saperne di più, vi consiglio di leggere pure quella di opinionista e quella di nero.